Sin dall’Alto Medioevo il borgo di Piazza al Serchio si sviluppò grazie alla sua posizione geografica strategica, al confine tra Toscana, Emilia e Liguria e vicino a numerosi corsi d’acqua.
Tracce della sua importanza si leggono tutt’oggi nella presenza di diversi ruderi di fortificazioni, come la rocca di Castelvecchio, eretta a controllo degli accessi da nord verso la Garfagnana, sulla sommità di uno dei “Doglioni”, i neri torrioni di roccia vulcanica che caratterizzano la confluenza del fiume Serchio di Sillano con il Serchio di Gramolazzo.
Anche il territorio circostante era caratterizzato da fortificazioni, come a Borsigliana, o “il castelletto” di Nicciano, mentre S. Michele, è un borgo fortificato, residenza dei nobili di S. Michele, che conserva spezzoni del recinto murario ed una casa-torre e a cui ancora oggi si accede superando, solo a piedi, un ponte a sella d’asino.

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