In origine feudo dei nobili Porcaresi, Cascio fu comprata nel 1292 dal Comune di Lucca che vi eresse una piccola rocca. Con il passaggio al Ducato Estense, Cascio divenne una zona nevralgica di confine e per questo, nel XVII secolo, venne cinta da nuove e più possenti mura e assunse l’aspetto di cittadella fortificata che ancora oggi la contraddistingue.
A forma di quadrilatero irregolare, le mura, fiancheggiate da cinque torrioni semicircolari e da due garrite per le sentinelle, erano lunghe 725 braccia, (435 mt.) nelle alte cortine, dotate di camminamento per la ronda, si aprivano due porte di notevoli dimensioni.

Nelle vicinanze del paese si trovano gli imponenti ruderi della chiesa di Santa Maria Maddalena, meglio conosciuta come la Romita di Cascio, costruita probabilmente nel XIII secolo nei pressi di una fortificazione medievale chiamata “Il Castellaccio”.
Cascio lega il suo nome ad una eccellenza gastronomica della Garfagnana, la famosa “Criscioletta” festeggiata nella sagra paesana, nata nel 1969, in onore del patrono San Lorenzo.

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