Borsigliana è un piccolo borgo raccolto a circa 700 metri di quota, nel versante appenninico del fiume Serchio. La sua chiesa, intitolata a Santa Maria Assunta, è una delle più antiche della Garfagnana. Ampliata e modificata nel corso del XVIII secolo, conserva sulla parte sinistra della facciata, tracce della struttura originaria: la lunetta della precedente porta, ora murata, ed un architrave in pietra arenaria scolpita, del XV secolo. L’architrave è diviso in sei sezioni, con al centro la Madonna in trono con Gesù Bambino ed ai lati quattro santi. La figura sulla sinistra potrebbe rappresentare il fedele che lo ha donato. Il santo nell’ultimo riquadro sulla destra, invece, da tutti viene indicato come Sant’Antonio Abate. Il bassorilievo venne alla luce, con la caduta dell’intonaco che lo ricopriva, solo negli anni ’50.
Ma l’opera che da sola merita una visita a questa chiesa è il Trittico che si trova dietro l’altare maggiore. Comunemente a Borsigliana l’opera viene chiamata ancona, che deriva dal greco- bizantino eikòna (immagine) ed è stata realizzata nella seconda metà del 1400 dal Maestro di Borsigliana, poi identificato in Pietro da Talada. Nella parte centrale del trittico abbiamo la Madonna seduta con in braccio il Bambino, tra San Prospero sulla sinistra e San Nicola di Bari (con melograno in mano) sulla destra. Nella predella sono rappresentati i dodici Apostoli. In alto, nelle cimase, l’arcangelo Gabriele, Dio Padre, la Vergine Maria al momento dell’annuncio dell’Incarnazione.